Le modifiche al Regolamento ORC per il 2016? Ecco le prime impressioni del progettista Cossutti
Abbiamo chiesto al noto progettista Maurizio Cossutti il suo punto di vista sulle ultime modifiche al sistema ORC international, che lo vede da anni protagonista con progetti e ottimizzazioni molto interessanti.
Ecco i suoi ragionamenti, frutto dei primi test sulle imbarcazioni che saranno ottimizzate in vista della prossima stagione di regate, in anteprima per ORC Italia:
1) Revisione del trattamento della P e dell’allunamento della randa per ridurre la riduzione eccessiva dalla P per avere un abbuono di Rating, oppure per ingrandire la tavoletta senza dover passare al doppio paterazzo: in teoria l’intenzione è buona, ma almeno per i casi da me considerati e che restano nell’ambito dei normali range di ottimizzazione non ho trovato particolari differenze
2) Trattamento delle vele di poppa: l’ ITC (comitato tecnico dell’ORC) ha proposto una revisione dei coefficienti velici delle vele di poppa per avere vmg più vicine alla realtà, specialmente nel caso dei gennakers su delfiniera comparati con gli spi tradizionali che in alcuni casi favorivano troppo gli uni o gli altri: qui in effetti alcune variazioni si vedono, facendo alcuni test run con nostre barche armate con gennaker prima e con spi poi abbiamo visto come il gennaker sulla delfiniera sia stato velocizzato nel range fino a 9-10 nodi, e questo sembra corretto, mentre poi è risultata velocizzata la configurazione tradizionale, e qui il discorso in realtà secondo me con gli sviluppi nei tagli delle vele asimmetriche, non so se sia corretto al 100%.. vedremo! Per quanto riguarda invece la posizione della drizza e la penalizzazione crescente da frazionata a testa albero non ho notato differenze
3) Vele in dacron: è stato ridotto l’abbuono per le vele in dacron per scoraggiare come dice l’ORC “vele realizzate per un solo evento” e quindi trarre massimo beneficio dall’abbuono senza degrado di prestazioni dovuto al multiplo uso
4) Peso equipaggio di default: si era visto che specialmente nel caso di alcune “sportboats” dove il peso equipaggio è a volte una percentuale molto elevata del peso barca, che l’uso del peso equipaggio di default portava a favorire alcune barche; è stato quindi messo un limite al peso di default (che in ogni caso è limitato a poche barche)
5) Genova e fiocchi, “depowering effect”: il programma all’aumentare del vento considera, come in realtà avviene, la riduzione della vela; per quanto riguarda le vele di prua in alcuni casi si era visto che questa riduzione era un po “lenta” nel senso che considerava la barca navigare col genova per quanto ridotto, quando in realtà aveva già il fiocco; l’effetto è stato corretto, ma anche qui niente di entità troppo elevata
6) Effetto del moto ondoso: si è correttamente rivisto l’effetto del moto ondoso sulle barche di minori dimensioni che soffrono di più di altre
A questo link potete trovare il test sulla flotta che vi permette di controllare le differenze almeno in termini di gph rispetto al 2015: http://www.orc.org/AGM/2015/Test%20…
Maurizio Cossutti, Cossutti YACHT Design