Venmar Lido 32: il test di The Boat Show
Maurizio Bulleri di The Boat Show ha provato il nuovo Venmar Lido 32, il 10 metri a motore che abbiamo progettato per il cantiere veneziano, pensato per una navigazione consapevole e più rispettosa dell’ambiente, anche grazie all’utilizzo di carburante ecologico e ad una progettazione mirata a minimizzare il più possibile emissioni nocive e moto ondoso. E il test è entusiasmante, riassumibile in un solo slogan: la scia? Piatta!
La barca vuole essere un esempio di navigazione sostenibile, un invito a riconsiderare le nostre abitudini di comportamento per abbassare l’inquinamento derivante dalla navigazione, ma anche i costi. Alla base del progetto del nostro Studio Cossutti – Ganz Yacht Design troviamo sempre il riferimento ad una navigazione a basso consumo energetico. Tenendo bene a mente questo obiettivo, lo sviluppo del Lido 32 è stato incentrato tenendo conto non solo delle forme dello scafo e delle linee di carena, ma anche del punto di applicazione della spinta e della distribuzione dei pesi, con un dislocamento a bassissima resistenza di avanzamento alle varie velocità.
Inoltre il motore che equipaggia l’imbarcazione è un Diesel Yanmar di ultima generazione, alimentato ad HVO, Hydrotreated Vegetable Oil, carburante al 100% biologico e realizzato da ENI interamente con materie prime rinnovabili, che permette una riduzione delle emissioni fino al 90% rispetto al carburante fossile.
Nel test effettuato a Venezia per il programma TV dedicato alla nautica internazionale, Maurizio Bulleri illustra tutti i dettagli e le caratteristiche dell’imbarcazione; dal design minimalista e senza tempo, che privilegia estetica e funzionalità, alla cura dei dettagli tipica delle imbarcazioni Venmar, fino agli innumerevoli accorgimenti che abbiamo utilizzato per ridurre al minimo il peso complessivo: dal paiolo realizzato in sughero fino agli elementi in carbonio. La barca, realizzata in vetroresina, pesa solo 1.925 kg grazie ad una costruzione per infusione sottovuoto in una sola lavorazione, che comprende le fibre di vetro, l’anima di PET e il legno.
Anche le misure dello scafo non sono casuali, con una lunghezza che non rende necessaria l’immatricolazione in Italia e una larghezza studiata ad hoc per entrare negli stretti canali di Venezia.
Bulleri infine testa le performance del motoscafo in navigazione, per mettere alla prova l’efficienza dello scafo e del motore. Prova che si rivela un vero successo, a cominciare dalla silenziosità del motore, fino alla sorpresa per i consumi incredibilmente bassi e al ridotto spostamento d’acqua, che aiuta a preservare il delicato ecosistema della laguna veneziana. Ma il giornalista, pluricampione italiano ed europeo di motonautica, resta addirittura esterrefatto anche dalle prestazioni in accelerazione, confermando una caratteristica navigazione brillante e veloce, capace di diventare addirittura aggressiva spingendo sulle manette.